Pagina:Letturecommediagelli.djvu/122

Da Wikisource.

e accorto capitano (il quale manda sempre più combattitori dove si sente più offenderla), manda ancora ella similmente il sangue a soccorrere e difendere quelle parti dove ella sente offenderci. E per tal cagione mandandolo ella ne’ pericoli al cuore, il quale è la sedia della vita, gli uomini diventan pallidi e senza colore, rimanendo le estremità e le superficie del corpo loro in tal caso o senza sangue o veramente con pochissimo. E mandandolo dipoi nelle vergogne nel volto, per far quasi a quello un velo che lo ricuopra (essendo egli la sedia della vergogna, e quel che teme più che parte alcun’altra del corpo l’esser disonorato), gli uomini per il contrario diventan rossi e coloriti. Nè vo’ lasciar di dire qui a questo proposito, per modo di digressione, leggendo io un poeta cristianissimo, a consolazione degli spiriti contemplativi cristiani una bella e non manco fisica che pia ragione, la quale adduce un teologo moderno, del sudare che fece Cristo salvator nostro, nel tempo della sua passione, o sangue o sudore simile al sangue; il che nacque, dice questo teologo, perchè rappresentandosi egli nella mente la morte crudelissima e obbrobriosissima ch’egli doveva sopportare, gli venne, come a quel ch’era vero uomo, tanto timore di quella, che il sangue gli ricorse subitamente tutto al cuore; per il che egli andò a orare nell’orto, pregando strettamente il Padre di non bere (se egli era possibile) così amaro calice. Ma intendendo dipoi che la volontà del Padre era che sopportasse tal morte, dice questo teologo, ch’ei si dispose con tanta prontezza a obbedirlo, ch’ei discacciò con tanto empito quel sangue, il quale gli era ricorso al cuore, nella superficie del suo corpo, che alcune parti più sottili di esso sangue uscirono de’ pori della carne e della pelle;’ et factus est sudor eius sicut guttae sanguinis, come dice Luca nel suo Evangelio. La qual cosa avendo noi detta, per la cagione detta di sopra, così per modo di digressione, e ritornando al proposito nostro, dico che il senso di questo luogo è, ch’ei si quietò e fermò alquanto nel Poeta quella paura la quale gli era durata in quel sangue, il quale gli era ricorso facendogli quasi che un lago intorno al cuore

La notte che ei passò con tanta pieta,