Pagina:Letturecommediagelli.djvu/84

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esempii, e con le regole della poesia. La qual poesia è strumento e arte, e non scienza, come forse si pensano alcuni; e contiensi sotto la Logica. Per notizia della qual cosa, giudicando io non essere fuori di proposito, per maggior chiarezza del ragionamento nostro, farsi un poco più da altro, ed esaminar così alquanto quello che sia Logica, e come si contenga sotto di lei la poesia, dice brevemente così. Che tutti gli enti e le cose sono o reali o razionali. Reali son quelle che hanno lo esser reale, e che appariscon manifestamente al sensom come sono verbigrazia gli elementi, i metalli, le pietre, le piante, gli animali e l’altre cose simili, o veramente a l’intelletto mediante l’operazioni loro, come sono i motori de’ corpi celesti. E di queste, le cose reali son considerate da le scienze, ciascuna particularmente da quella della quale ella è subbietto. E se pure e’ si vede tal volta, che una medesima cosa è considerata da più scienze, come accade verbigrazia de’ corpi celesti, i quali son considerati da il filosofo, da il matematico e da l’astrologo, e l’erbe le quali sono ancora elleno considerate dal filosofo e da il medico, elle son considerate da loro sotto diverse considerazioni e sette varii aspetti. Imperochè il filosofo considera i corpi celesti come mobili e naturali; il matematico, come tondi e sottoposti a le passioni de’ corpi sferici; e lo astrologo, come più veloci e più tardi nei lor moti, e come quegli che producono, secondo la positura degli aspetti loro, quando uno effetto, e quando uno altro, in queste cose sullunari. E così anche similmente l’erbe son considerare dal filosofo, come animate d’anima vegetativa; e da il medico, come calde, fredde, secche e umide. E se pure ei le considera così ancora il filosofo, le considera per sapere la natura loro, e non per applicarle a l’infermità umane, come fa il medico. E perà fu detto da ’l Filosofo, che tante quante sono le cose, tante sono ancor similmente le scienze. Ma per che ei non fa per ora al proposito nostro il ragionar di queste cose reali, noi le lasceremo da parte, e torneremo a le razionali; le quali sono i pensamenti e i concetti de l’animo e dell’intelletto nostro; detti così, per esser fabbricati e fatti da la ragione e da quella parte nostra, la quale discorre, e mediante la quale