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54 LEZIONI

in altra maniera, che con modello Carnovalesco, il forma di un grassaccio rubicondo, con ampia tazza in mano, con occhi gonfi, e colla pancia arcata? Appunto come se il fulmine delle guerre, fosse stato un professore di brindisi, e d’ubriachezza. E quelche è peggio, allora stimano d’aver fatta la più bella di tutte l’invenzioni, i Carri delle Mascherate, e l’Insegne dell’Osterie, quando con testa grossa, e vacillante, abbiano finto sostenuto da Satiri, a cavallo d’una gran botte, un Bacco imbriaco.

Questo tradimento di fama ingiusta, m’ha fatto in questi giorni applicar la mente con qualche curiosità alla considerazione rigorosa della fama. Ed essendomi sovvenuto qualche pensiero frivolo, ma stravagante, ho stimato mio debito proporlo con umiltà, al purgatissimo giudizio di questa dotta Accademia, come a pietosa madre, e nutrice del mio ingegno, senza la di cui approvazione, non porgerò mai l’assenso ad alcuna, benche probabilissima, mia opinione.

E qual più degna opportunità poteva giammai rappresentarsi, per discorrer dell’applauso, e della fama, mentre siamo in una Adunanza dove per l’eternità si lavora, sotto ’l patrocinio, e gli auspici dell’Altezza Vostra Serenissimo Principe, il cui nome già prende un nobil possesso, degli applausi di tutta la futura posterità? Se altri, o per la sola potenza, o col semplice patrocinio delle lettere, è stato fatto degno dell’immortalità del nome, che trionfi di gloria dovranno sperarsi per un Grande di nascita Reale, nutrito nel grembo della potenza, benemerito della fama, che onora le virtù, e le scienze, non solo col patrocinio, ma ancor col possesso? Qual altro ragionamento poteva in questi giorni venir più a proposito, che il trattar della fama? Mentre la commozione de i Popoli d’Italia nel riverir l’Eroe della Toscana venuto dal Settentrione, ha dimostrato quanto possa negli animi umani, quel sublime concetto, che si forma dell’altrui valore. E che avete, o Popoli curiosi, che con sì frettolosa avidità trincierando le strade, e preoccupando le piazze, accorrete per conoscere presenzialmente, un viso non più veduto? Quale attrattiva tanto efficace vi muove, a porgere ossequi cordiali, ed a sparger benedizioni tanto affettuose, sopra una testa, che forse appresso di voi, non ha sorta alcuna


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