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ACCADEMICHE. 75

quella Città, che fu già una galleria universale del Mondo, si è ridotta a mendicare fino i frammenti, che di sotterra si cavano, o dall’alveo del Tevere, o dal fondo de’ pozzi, o dalle cave de’ fondamenti.

Dunque Ascoltatori, se dalla copia soprabbondante delle ricchezze, e degli adornamenti, tesaurizzati per mezzo della Pittura, e della Scultura, possono accendersi gli animi alla rapina, e nascere la sovversione de’ Regni, che pronunzieremo noi dover farsi per ovviare a questo periglio? La cupidigia di simili splendidezze, s’è piuttosto accresciuta, che diminuita. L’abbondanza dell’opere preziose si multiplica; e il valore degli Artefici illustri, ogni giorno s’avanza, particolarmente in questa Città, dove i Pittori, e Scultori più gloriosi, o sono nati, o son venuti. Sbandiremo quell’arti, nell’esercizio delle quali par che l’ingegno creato, in un certo modo, gareggi colla Divinità? Estirperemo quelle vaghezze, che distinguevano le abitazioni degli uomini, dalle spelonche delle fiere, e leveremo affatto dalle nostre Città quegli ornamenti reali, che differenziavano i Palazzi dell’Italia industriosa, dalle selve della Barbarie inumana? Non sia vero giammai: anzi con istudio, e applicazione maggiore del solito, attendasi oggi all’esercizio di professioni così gloriose, per acquistar fama, ed immortalità a se stesso, e per accrescer vaghezze alla Patria. Fiorisce in compagnia della Pittura, e Scultura una terza sorella, che quasi terza Grazia perfeziona il numero, ed accresce il pregio alla bellissima coppia di quelle Imperatrici delle Professioni. L’Architettura con opere magnifiche, ed ingegnose concorre colla Pittura, e colla Scultura anch’essa, non solamente nell’abbellire, ma anco nell’assicurar le Città. Eccovi gli adornamenti di fabbriche non tanto pompose per l’apparenza, quanto comode per l’alloggiamento; di Templi maravigliosi, di teatri immensi, di ponti, d’acquedotti, di fontane, di logge, e d’altr’opere simili, che non solamente hanno per fine la comodità degli abitatori, ma ancora la maraviglia de’ riguardanti. Tutto questo però non sarebbe un produrre la sicurezza delle Città, ma piuttosto un accrescer loro insieme con la bellezza anco il pericolo.

Però l’Architettura sola, e specialmente quella parte, che


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