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92 | LEZIONI |
- Te libansLenee vocat; pecorisque magistris
- Velocis jaculi certamina poscit in ulmo,
- Corporaque agresti nudat prædura palestra.
- Aureus hanc vitam in terris Saturnus agebat.
Poco tempo dopo, ma però avanti, che le trombe marziali, s’udissero infiammare altrui all’uccisioni, e alle rapine.
- Hanc olim veteres vitam coluere Sabini,
- Hanc Remus, et Frater: Sic fortis Etruria crevit.
Non parve già al secolo successore, che i folti rami d’un albero verdeggiante, o l’ombra, dell’intrecciate capanne, fussero bastanti per sottrar dalla vista del Cielo, le vergogne della vita, e l’oscenità della libidine; però non è maraviglia se s’innalzarono nelle Città sublimi, i Palazzi tanto superbi. Ma qual follia fu l’inventrice, Uditori, di trasportar per mari così lunghi, le montagne di Paro, o le rupi dell’Egitto? quasi che il sassoso Appennino somministrasse materia troppo scarsa, e troppo vile, mentre non costava tesori, e non veniva fra i pericoli.
La Giustizia dovendo pure allontanarsi dal secolo corrotto, abbandonate le Regie de’ Potenti fece l’ultime sue dimore fra’ tuguri umilissimi de’ Pastori
extrema per illos
- Iustitia excedens terris vestigia fecit.
Della Temperanza, e della Parsimonia, che altro resta da perdersi fuori che il nome, e la memoria? Non vedete voi accumulata in una mensa sola la fecondità, non dirò di una pianta, o d’un orto, ma d’una Provincia intiera? Gli animali non di più pascoli, o di più selve, ma di tutte le stagioni, e di tutti gli elementi? È pur vero, che a molti Tori è comune un prato solo; molti, e smisurati Elefanti in una sola selva si nutriscono; e il ventre ancorche angusto di un uomo non potrà riempirsi se non co’ i tributi adunati di tutto l’Universo? Chi mai crederà, che un ventre solo, e sì piccolo, sia quello, a cui si dedicano tante vite d’animali innocenti, per
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