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Tengo per superfluo risponderealle sue tre obbiezioni intorno alla mia fantasia della resistenza apparente nel fare il vacuo, perche spero, che a lei medesima saranno sovvenute le soluzioni, dopo scritta la lettera. Quanto alla prima io rispondo, se VS. quando induce la lamina saldata, che copre la superficie della catinella, la induce di maniera, che ella tocchi l’argentovivo della catinella, che quello innalzato del collo del vaso resterà come prima sollevato, non per lo peso della sfera aerea, ma perche quello della catinella non potrà dar luogo. Se poi VS. indurrà quella lamina, sicche ella pigli dentro anche dell’aria, io domando, se quell’aria serrata dentro, VS. vuole, che sia nel medesimo grado di condensazione, che l’esterna, e in questo grado l’argentovivo si sosterrà come prima, per l’esempio che darò adesso della lana, ma se l’aria, che VS. include sarà più rarefatta dell’esterna, allora il metallo sollevato descenderà alquanto; se poi fosse infinitamente rarefatta, cioè vacuo, il metallo descenderebbe tutto purche lo spazio serrato lo potesse capire. Il vaso A B C D è un cilindro pieno di lana, ovvero d’altra materia compressibile, diciamo d’aria, il qual vaso ha due fondi B C stabile, e A D mobile, e che si adatta, e sia A D caricato sopra dal piombo E che pesi 10000000 libbre; credo, che VS. intenda quanta violenza sia per sentire il


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