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tius laborare, quae ab omnibus Europae partibus expetuntur, quam circa Theorematum dispositionem, figurarumque accuratam descriptionem excruciari, peracta scilicet inventione, quæ sola voluptati esse potest.

Oltre all’Opere, che si ritrovano in questo catalogo, che il Torricelli pose nella Prefazione del piccolo Trattato delle Proporzioni, altri studj egli aveva raccolto, ed altre speculazioni aveva poste insieme, per unire queste ancora all’altre sue maravigliose, ed illustri fatiche. Aggiunte a quel che aveva stampato della Cicloide l’anno 1644. molte dimostrazioni sopra la stessa materia, colle quali altre proprietà di questa linea fece manifeste, fra l’altre vi è quella del centro della gravità della medesima Cicloide, che ritrovò, che divide l’Asse in proporzione di otto, a cinque, che fu il Teorema, che mandato in Francia colla sola enunciazione, arrecò non piccola maraviglia a quei famosi Geometri, onde fu da essi instantemente ricercato a mandarne la dimostrazione, la quale dopo aver veduta, ed aver tardato due anni interi a rispondere a quella lettera, che ne era stata l’apportatrice, vi ebbe fra di loro chi si fece animo di scrivere, che questa dimostrazione stessa, era stata da loro ancora ritrovata, e che avevano in ciò prevenuto il Torricelli. Per questa cagione si risolvè di dare alle stampe tutte le lettere, che come già abbiamo narrato, erano passate fra esso, ed i letterati Francesi, ma sopraggiunto dalla morte non potè mandare ad effetto quello, che per mettere in chiaro la verità, aveva egli saggiamente nell’animo suo divisato. Di quì avvenne, che vedendo alcuno, che era riuscito impune-


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