Pagina:Lezioni accademiche.pdf/77

Da Wikisource.

ACCADEMICHE. 21

gior peso, conforme che l’esperienza si fosse fatta con archi più, e più gagliardi. Adunque, diceva egli, se io piglierò un arco gagliardissimo, quella palla di piombo, che non passa due oncie, farà effetto equivalente a mille libbre di piombo. Pigliandosi poi un arco mille volte più gagliardo di quel gagliardissimo, quella medesima pallina farà effetto equivalente ad un milione di libbre di piombo; segno evidentissimo, che la forza di quel poco peso, e di quel braccio di caduta, è infinita.

Abbelliva egli le specolazioni della filosofia con ornamenti di erudizione. Assomigliava la forza della percossa a quei Cani generosi, i quali non degnavano di mostrare il lor valore nello steccato, contro bestie poco feroci; ma si fanno ben conoscere nello strangolar Leoni, e sbranar Elefanti.

Diversa dall’esperienza de gli archi, ma però simile di conseguenza, è quest’altra operazione, colla quale egli inferiva, che la forza d’ogni percossa sia infinita. Prendasi due palle di piombo eguali: pongasi l’una, e l’altra sopra l’incudine, e si faccia cadere sopra di esse un martello dell’altezza di un braccio. È certo che quel piombo si ammaccherà. Pongasi sopra quell’altra palla un peso quiescente tanto grande, che faccia la medesima ammaccatura, che nell’altra aveva fatta il martello, ed osservisi il peso sovraposto, che sarà, per esempio dieci libbre. Ora alcun crederebbe, che la forza di quella percossa fusse equivalente al momento di quelle dieci libbre di peso quiescente. Ma pensatelo voi. Prendasi i due medesimi pezzi di piombo egualmente ammaccati come stanno; se sopra uno di essi io poserò dieci libbre di peso quiescente, certa cosa è, che non si spianerà più di quello che sia; avendo egli già un’altra volta sostenuto il medesimo peso di dieci libbre. Ma se vi farò cadere il martello dalla medesima altezza come prima, farà ben nuova ammaccatura; e per agguagliar questa, bisognerà posare sopra l’altro pezzo di piombo, molto maggior peso, che quel di prima. E’ questo succederà sempre con progresso, sino in infinito. Dunque si potrà dar caso, che la forza di quella medesima percossa farà maggior effetto, che mille, anzi che un milione, e mille milioni di libbre di peso quiescente. Segno manifesto, che la forza della percossa sia infinita. Ad un altra tornata rinnuoveremo il tedio, e daremo ora fine al discorso.


B 3 DEL-