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34 LEZIONI

mente, e grave, e leggiera, perchè alle volte ella sale, ed alle volte discende? Ma, questo medesimo effetto si vede anco nell’acqua, e nella terra, secondo la diversità de’ mezzi; adunque ancora nell’acqua, e nella terra dovrà esser la medesima mistione di gravità, e di leggierezza, variata solamente nella dose. Concludiamo pure questo punto, che non solo nell’aria, ma ne anco in nessuno degli altri elementi possono ritrovarsi principj diversi di gravità, e di leggierezza, uniti insieme. E stabilischiamo, che volendosi porre queste due cose, gravità e leggierezza, negli elementi, sempre s’urterà in qualche scoglio d’inesplicabil difficultà.

Tentiamo ora di provare, che gli elementi (considerati tutti insieme) non possono aver in se principj intrinsechi di movimento diverso, cioè alcuni di essi di andare in su, ed altri di muoversi in giù. Ma o conviene, che tutti sieno assolutamente gravi, o tutti sieno semplicemente leggieri, colla sola diversità del più, e del meno.

Primieramente ciascuno degli elementi si è preso nel Mondo quel luogo, che gli conveniva, non confusamente, ma secondo la proporzione del suo momento interno, o sia di gravità, o di leggerezza. Alla terra come gravissima è toccata la sede vicinissima al centro, all’acqua non tanto grave, si è assegnata la sfera seguente, e contigua alla terrena. Dalla gravità positiva dell’acqua alla non gravità dell’aria, e molto più dalla gravità dell’acqua, alla leggerezza del fuoco, è un passaggio infinito; dall’esser qualche cosa all’esser niente, ovvero dall’esser qualche cosa all’esser meno di niente, è passaggio infinito: adunque il luogo dell’aria, e molto più quello del fuoco, doveva essere infinitamente lontano da quello dell’acqua, per continuar la proposizione nell’ordine dell’Universo. So che altri ricorrerebbe all’ajuto del sognato concavo Lunare, il quale se si ritrovasse in natura, potrebbe far qualche effetto. Ma passiamo ad altri argomenti.

Che di tutti i contrari uno solo sia positivamente vero, e l’altro una piccola negazione, non è opinione nuova, ed anco non è falsa. Certo è, che ella si prova, quando si concedono questi due principj, il primo è, che non debbono moltiplicarsi gli enti senza necessità; il secondo, che indarno si fa


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