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massimi, minimi, flessi 225

dedotto o dallo stesso problema che si studia, o dal fatto che si esamina una funzione continua in un intervallo finito: cosicchè in tal caso il teorema di Weierstrass ci assicura dell'esistenza di tali punti . Notiamo che:

Un punto , dove riceve il suo massimo, o il suo minimo valore, o è un punto di massimo o di minimo (relativo) secondo le precedenti definizioni, oppure cade agli estremi dell'intervallo ove è definito (perchè le precedenti definizioni si riferiscono soltanto ai punti interni all'intervallo, ove è definita). Cosicchè tali punti sono da ricercarsi trai punti che o sono punti di massimo o minimo relativo, oppure sono estremi all'intervallo . Anzi è nei casi più elementari lecito trascurare gli estremi di .

Da ciò risalta quanta importanza abbia, anche per la ricerca di tali p unti , cioè dei punti di massimo o minimo assoluto, la ricerca dei punti di massimo o minimo relativo, di cui ora ci occupiamo.

Dalla figura 25 appare intuitivo che in un punto di massimo o di minimo relativo la tangente alla curva è parallela all'asse delle , ossia più precisamente che in un tale punto (ammesso che esista e sia finita) è nulla. Non è però ver la proposizione reciproca.


Fig. 24. In un punto (fig. 24) tale tangente può essere parallela all'asse delle , senza che il punto sia un punto nè di massimo, nè di minimo.

β) Sia un punto interno all'intervallo, ove è definita. Esista e sia finito . Sappiamo già (§ 62, pag. 193) che:

Se la differenza ha per abbastanza piccolo, il segno di , cosicchè è crescente nel punto .

Se , la differenza ha, per abbastanza piccolo, segno opposto a quello di , cosicchè è decrescente nel punto .

Quindi, se , la funzione in non ha nè un massimo nè un minimo.

15 — G. Fusini, Analisi matematica.