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calcolo differenziale per le funzioni, ecc. 283

ossia, per il teorema della media:

1.

Poichè è funzione continua della , è . Dividendo la precedente formola per , e passando al limite per , ossia , si trova:

.

Poichè il limite del primo addendo esiste ed è finito (è uguale a , il cui denominatore è per ipotesi differente da zero, sarà

.

formola che ora ritroveremo per altra via, ammettendo a priori l'esistenza di e di .

Oss.Tutti questi risultati potrebbero essere falsi, se .

Così, p. es. si osservi che l'equazione , pure essendo soddisfatta per , non ammette soluzioni reali per . E si noti che è appunto per . Così pure l'equazione è soddisfatta per ; ed esistono due (non una) funzioni , continue e nulle per che ad essa soddisfano. E di nuovo si verifica che per .

Infine si noti che l'ultima formola si scrive di solito

(9)                              

perchè essa ci dà il valore di non nel solo punto , ma in tutti i punti di un suo intorno, che soddisfano alla .

) Se noi ammettiamo l'esistenza e la derivabilità della funzione delle che soddisfa alla , possiamo in altro modo più semplice determinare la derivata .

Ponendo in , si ottiene una funzione identicamente nulla della sola (cioè nulla per ogni valore della ).

[Si noti che invece la non è identicamente nulla per tutti i valori delle . Altrimenti sarebbe, contro l'ipotesi fatta, non solo , ma anche ].

  1. Da questa formola si potrebbe dedurre in altro modo che la è funzione continua della , p. es. nel punto ossia che . Infatti, essendo continuo e quindi inferiore in valore assoluto ad una costante finita, è

    .

    Dalla formola precedente segue che anche il . Poichè il limite del secondo fattore è differente da zero, sarà c.d.d.