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302 capitolo xiv — § 90-91

od anche la somma dell'integrale di esteso ad e dall'integrale analogo esteso a . Naturalmente bisogna definire il significato di quesste nuove frasi: integrale di esteso ad od a . Noi intendiamo con l'integrale di esteso, p. es., ad l'integrale dell'espressione che si deduce da ponendo al psto della e della i valori che si deducono dalla equazione di , cioè , ed estendendo l'integrazione dell'ascissa di dell'ascissa di - Cioè l'integrale di esteso ad vale il primo addendo del secondo membro di (6); mentre invece il secondo addendo si trova, con definizione analoga, uguale all'integrale di esteso a .

La (6) si può dunque interpretare così:

La differenza tra il valore nel punto ed il valore della nel punto vale l'integrale esteso ad una spezzata di due lati paralleli agli assi coordinati congiungente il punto al punto (se sono continue).

Questo teorema è la generalizzazione della formola

valida per le funzioni di una sola variabile (a derivata continua).

§ 91. — Integrali curvilinei1

I precedenti risultati appaiono incompleti. Infatti:

1° Perchè dare tanta importanza alla spezzata unente i punti piuttosto che a unìaltra curva congiungente i punti stessi? Già, scambiando nelle precedenti considerazioni le , giungeremmo a teoremi analoghi, in cui alla è sostituita un'altra spezzata , il cui primo lato è parallelo all'asse delle , il secondo lato <math<DB</math> all'asse delle .

2° Il secondo membro di (6) ha un significato, anche se non è soddisfatta la . Quale ne è il senso in tali casi più generali?

Il modo migliore di dare un'esauriente risposta a tali domande è di porre la seguente definizione. Sia a un arco di curva pensato descritto nel verso da a rappresentato dalle equazioni

                          per ,          (1)

  1. Il lettore può rinviare la lettura di questo § al momento in cui studierà la teoria generale delle funzioni additive e degli integrali multipli.