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316 capitolo xv — § 96 bis

Ciò, che con una facile estensione del concetto di limite si scrive . L'errore commesso sostituendo ad viene cioè eliminato passando al limite per .

Tale metodo di calcolo approssimato si può chiamare metodo dei rettangoli.

Infatti il calcolo del nostro integrale equivale a quello dell'area del rettangoloide definito dalla curva , che ha per base il segmento . Diviso in segmenti , il rettangoloide resta diviso in rettangoloidi parziali; all'area di uno di questi noi sostituiamo il prodotto , cioè l'area di un rettangolo che ha ancora per base, e che ha per altezza , essendo uno qualsiasi dei valori che ha in .

Per possiamo assumere p. es. il valore di ad uno degli estremi di , oppure il massimo valore di od il minimo valore di di in , oppure un nuero qualsiasi compreso tra ed .

) Con gli stessi metodi con cui si è provato che l'area esterna di un rettangoloide è uguale all'interna, si può dimostrare intanto che il limite inferiore di è uguale al limite superiore di ; e che quindi entrambi sono uguali al numero , che è sompreso tra le due somme citate. Resta così provato che questo integrale si può perciò definire come il numero che separa le classi contigue descritte rispettivamente dalle .

È intuitivo poi (come il lettore può riconoscere pensando all'area di un rettangoloide, e ricordando la trattazione elementare per l'area del cerchio) e si può facilmente provare1 che

  1. Ciò si può dedurre dal teorema di Heins (§ 40 e § 63, pagina 197), perchè, in virtù di questo teorema, si possono scegliere i così piccoli che tutte le corrispondenti oscillazioni risultano minori di . Allora sarà , come volevasi provare. Allo stesso risultato si giunge direttamente così: Dato un sistema di intervallini e un altro sistema di intervallini , ottenuto dal precedente intercalando nuovi punti di divisione, le somme corrispondenti soddisfano alle e . E ciò, perchè il massimo (il minimo ) di in un non è inferiore ad alcuno dei massimi (non supera alcuno dei minimi che ha nel intervallini , in cui è stato suddiviso l'intervallo considerato, mentre la lunghezza vale la somma della lunghezza di questi . Sia >0 un numero piccolo a piacere; e consideriamo, p. es., le Esi-