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322 capitolo xv — § 98

comprenda all'interno tutta la figura data. A tale scopo per i punti

tracciamo le tangenti alla curva (nella figura sono disegnate soltanto le prime due). Consideriamo poi il trapezio limitato dalla tangente nel punto dalle ordinate di ascissa e dalle asse delle . Consideriamo il trapezio limitato dalla tangente nel punto , dalle ordinate di ascissa e e dall'asse delle ; e così via fino all'ultimo trapezio limitato dalla tangente nel punto , dalle ordinate di ascissa e dall'asse delle . La somma di tutti questi trapezi costituisce appunto un poligono che comprende all'interno il nostro rettangoloide.

Cerchiamone l'area: essa è la somma delle aree di tutti i trapezi citati. Nel primo di essi l'ordinata è la parallela alle basi condotta dal punto di messo dell'altezza , ed è uguale perciò alla senisomma delle basi.. Poichè l'altezza vale , l'area di detto trapezio sarà . In modo simile le aree degli altri trapezi valgono ordinatamente

;

e l'area totale del nostro poligono varrà

                    ,          (2)

che è quindi un valore approssimato per eccesso di .

Al crescere di , cresce generalmente l'approssimazione che le formole (1), (2) danno per il valore di questo integrale; la differenza tra (1) e (2) tende anzi a zero per (Cfr. questo § 98, , pag. 324).

) Se la curva volgesse la convessità verso l'asse delle , e quindi la tangente in ogni suo punto penetrasse nel rettangoloide, il ragionamento sin invertirebbe, in quanto che il poligono avente per lati il segmento dell'asse delle , le ordinate degli estremi e le corde , che nel primo caso era contenuto nel rettangoloide, contiene ora invece il rettangoloide all'interno; e il suo valore (1) rap-