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gli integrali definiti e le funzioni additive, ecc. 325

Si giunge a un procedimento meccanico, osservando che le somme e , che compaiono nelle (1), (2) si calcolano facilmente così; Una rotella munita di un contagiri sia fatta rotare senza strisciare sul foglio del disegno in guisa che il punto di contatto descriva successivamente uno o più segmenti (p. es., ). Il numero dei giri compiuti da (che si legge sul contagiri) sarà uguale ad una certa costante (dipende dalla data rotella; è , se è il raggio di ed è se moltiplicata per la somma delle lunghezze dei segmenti descritti; cosicchè questa somma (p. es. nel caso citato la ) varrà ; e si otterrà con una semplice lettura di (anzi una opportuna graduazione può permettere di leggere sullo strumento addirittura il numero ). E il calcolo dei valori approssimati del nostro integrale si compiè allora con la massima rapidità.

Si giunge a un metodo grafico, osservando che il prodotto dei numeri (che siano misura di certi segmenti, che indicheremo pure con ) è la misura di quel segmento tale che , dove con indico anche il segmento scelto come unità di misura. La teoria dei triangoli simili insegna subito a disegnare il segmento . ora, p. es., la (2)bis è somma di più termini, ciascuno dei quali è prodotto delle misure di due segmenti, e per cui è quindi applicabile il metodo precedente1.

  1. Riferendoni alla fig. 36 di questo § 98, , pag. 323, si indicheranno con il punto dell'asse delle , che ha per ascissa , con le proiezioni di sull'asse delle , con si segmaneti . E si supponga soltanto , ecc. (anche se sono differenti tra loro). Indichiamo con il punto ove la parallela tirata da a incontra ; con il punto ove la parallela tirata da a incontra ; con il punto ove la parallela tirata da alla incontra . Dico che il segmento vale la somma (2)bis. Infatti, posto , si tirino da una parallela all'asse delle , da la parallela all'asse delle (nella figura è ). Queste rette insieme alla formano un triangolo simile al triangolo (per ). E se ne deduce che la differenza tra le ordinate di e sta a come sta a , ossia che tale differenza vale , che è un termine di (2)bis. La somma di tutte queste differenze, cioè

    ,

    cioè (il lettore ricordi che ) vale dunque la somma (2)bis, come dovevasi provare.