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332 capitolo xvi — § 100-101

una funzione additiva di . Notiamo che è compresa tra il massimo e il minimo valore che ha l'ascissa di un punto . Quindi, se tutti i punti di tendono ad uno stesso punto di di , il vale precisamente l'ascissa del punto . Cioè è la derivata della nostra funzione .

Es. III. Sia una parete piana verticale di una vasca piena di acqua (un bacino di carenaggio, p. es.). La pressione che tale acqua esercita su un pezzo di è quella funzione additiva di , la cui derivata in un punto di cale la distanza da al pelo libero dell'acqua stessa.

Es IV, Sia una curva del piano ; supponiamo che i punti di siano in corrispondenza biunivoca con la loro proiezione sull'asse delle . Assumiamo come misura di un pezzo di la lunghezza della sua proiezione sull'asse delle . Se è una funzione continua delle in tutta una regione contenente all'interno, allora lo esteso a una pezzo di è quella funzione additiva di , che nei punti di ha per derivata.

Oss. È perfettamente lecito definire nel modo qui enunciato la misura di un pezzo di , perchè vengono rispettate le proprietà essenziali di una misura (che un pezzo di somma di due pezzi ha per misura la somma delle misure di , ecc.). (Cfr. la precedente nota a piè di pagina).

§ 101. — Estensione dei principali teoremi
del calcolo differenziale.

) Per queste derivate si possono estendere molti teoremi di calcolo. Bisognerebbe, per restare nel campo più generale, limitare un po' il tipo di campi , per i quali si costruiscano i rapporti , che compaiono nella definizione di derivata. Questa generalità è però inutile a noi che supponiamo la derivata continua. Noi estenderemo il teorema della media. Se possiede derivata continua in ogni punto di (inclusi i punti del contorno di ), allora è compreso tra