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alcune applicazioni geometriche del calcolo, ecc 415

data) od anche a coefficiente angolare dela congiungente i punti e . Cioè in altre parole:

Le rette normali a una curva sono le tangenti della evoluta, o, come si suol dire, sviluppano l'evoluta.

Infine si noti che, se è l'arco dela evoluta, è per (17)

.

Fissando in modo opportuno il verso di , sarà dunque

               , donde      ,      cost.

Cioè l'arco dell'evoluta e, a meno d'una costante additiva1, uguale al corrispondente raggio math>\mahrm{R}</math>: in altre parole l'arco di evoluta compreso tra due punti di questa è uguale alla differenza dei corrispondenti raggi dei cerchi osculatori della curva data.

Una curva si dice l'evolvente della propria evoluta . Il precedente teorema dà un metodo assai comodo per costruire le evolventi di una data curva . Se un filo di lunghezza costante avvolto attorno a si svolge, in modo che la parte svolta rimanga tesa (lungo la tangente di quel punto di ove il filo si stacca da ), l'estremità libera del filo descriverà l'evolvente ; anzi ciò rende intuitivo il teorema che una curva ha infinite evolventi, le quali si ottengono tutte, variando la lunghezza del filo, o il verso in cui è avvolto su . Ci basti ancora osservare che, se un pendolo è retto da un filo flessibile , il quale, mentre oscilla, deve avvolgersi su una curva , allora descrive durante tale oscillazione una evolvente . Su tale principio è fondato il pendolo cicloidale il quale è perfettamente isocrono, e impiega tempi uguali a fare oscillazioni qualsiasi, per quanto ampie.

)Per dimostrare effettivamente che una curva possiede infinite evolventi , si proceda nel modo seguente. Siano le coordinate di un punto di e ne sia l'arco, che è individuato a meno del segno, e aeno di una costante additiva. Per ogni particolare scelta di si otterrà una particolare evolvente. Infatti, fissato , e posto , le e individuano un angolo , e le (13) ci dànno il punto . Ed è ben evidente che questo punto descrive una delle evolventi cercate. Esso soddisfa infatti a (16) e perciò esso si trova sulla retta uscente da col coefficiente angolare , cioè sulla tangente

  1. Che varia, quando si cambia il punto dell'evoluta scelto come origine degli archi .