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integrali curvilinei e superficiali 429

) Se esiste una funzione tale che , si dimostra, come a pag. 303, che il nostro integrale è uguale alla differenza dei valori che la assume nei punti estremi della curva, a cui è esteso il nostro integrale, e che esso perciò dipende soltanto dalla posizione dei punti e non dalla forma della curva che li congiunge.

Tale funzione esiste, P. es., in un parallelepipedo (§ 92, pag. 306) in cui valgono le

.

Esempio.

La teoria degli integrali curvilinei riceve un'importante applicazione alla misura del lavoro di una forza, le cui componenti secondo gli assi coordinati sono , quando il punto di applicazione descrive la curva

.

Ci chiediamo, usando il linguaggio infinitesimale_ Qual è il lavoro eseguito quando descrive un archetto di tale curva, le cui proiezioni segli assi coordinati sono ? Se è la grandezza della forza, è la lunghezza di un tale archetto, tale lavoro dove con indico il coseno dell'angolo che forma con la tangente all'elemendo di curva considerato. I lavoro eseguito, quando descrive un certo pezzo della nostra curva, sarà così:

esteso all'arco di curva considerato1.

Quando mai un tale lavoro dipende solanto dalle posizioni estreme assunte dal punto e non dalla particolar curva che le congiunge? Per il risultato precedente si ha che 8almeno se ci muoviamo in parallelepipedo, ecc), ciò avviene se

; ; .

Nel qual caso esiste una funzione per cui

;

  1. Si noti che è la proiezione di sulla tangente alla curva oppure che è la proiezione dell'arco infinitesimo sulla direzione della forza.