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perchè le inflessioni, le modulazioni, le sfumature della loro voce non sono tali da potere essere afferrate chiaramente dal nostro udito.

E neppur gli animali posson capire le finezze del nostro linguaggio. Credete che il vostro canarino si accorga di quando gli parlate in prosa o in versi? V’immaginate forse che il bove capisca il linguaggio del padrone, quando questi lo vende al macellaro?

Qual differenza, invece, allorchè l’uomo indirizza la parola agli esseri della sua specie! Una parola, un semplice monosillabo bastano per farci intendere!

Lo volete sapere, fanciulli, perchè l’udito e la parola dell’uomo sono stati organizzati da Dio con una perfezione incomparabile?

Eccovelo il perchè:

Perchè la parola dell’uomo è fatta per pronunziare la verità; e il suo udito per ascoltarla.

La verità è l’affermazione della giustizia, dell’onestà, della bontà, della virtù e del dovere. Guai a chi mentisce, a chi schernisce, a chi calunnia! Guai a chi presta orecchio, senza protestare, alla vile maldicenza! Guai a chi non sa valersi degnamente dei doni di Dio o, peggio ancora, li fa strumenti di passioni malvagie.

Preghiamo, fanciulli, affinchè il Signore ci preservi dalla vergogna di profanare la parola e l’udito!