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La Terra e i suoi movimenti. 17

lo stesso vediam fare la Luna, e di notte le stelle pure vediamo sorgere, innalzarsi sull’orizzonte, abbassarsi ver esso, tramontare. Tutti i corpi del cielo sorgono in un punto dell’orizzonte, tramontano in un punto opposto; il tempo che impiegano a sorgere, tramontare e successivamente risorgere è per tutti lo stesso; si direbbe che il cielo gira attorno a noi e con sè porta tutti gli astri.

Gli antichi, illusi da quest’apparenza, per molti secoli credettero ciò che noi pure, ove ci lasciassimo guidare dalla mera apparenza, potremmo credere, credettero cioè che la Terra fosse assolutamente immobile nel centro del firmamento e che il firmamento intorno ad essa Terra girasse.

Tale credenza prevalse fino ai tempi di due illustri astronomi, Copernico e Galileo, del quale ultimo avrete forse udito citare il celebre motto «eppur si muove.» Ma le osservazioni continuate, il ragionamento, la critica appoggiata al buon senso a poco a poco mandarono in discredito quell’opinione. Riconosciutosi infatti che il Sole e le stelle sono anch’essi corpi immensi, molte e molte volte maggiori della Terra, come mai potevasi continuar a credere che essi girassero perpetuamente intorno al piccol globo terrestre, a differenti grandissime distanze e nello stesso intervallo di tempo? Si giudicò, con miglior criterio, che non il cielo con tutti gli astri suoi girasse, ma la Terra sola ruotasse invece sopra sè stessa, e ciò tanto più a ragione in quantochè, sia che il cielo con tutti i suoi astri giri attorno alla Terra, sia che giri invece la Terra attorno ad un proprio asse di rotazione e in verso opposto, le apparenze non mutano, come verrò mostrandovi con qualche paragone.

Voi vedete sorgere gli astri a levante e tramontare a ponente, e non avete intorno a voi nessun

Celoria. 2