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La Terra e i suoi movimenti. 23

diametro P’P, si vedrà nella fig. 5 in P centro del circolo QABC; i due circoli minori descritti durante una rotazione della Terra dai due luoghi come p ed m, fig. 4 bis, si vedranno, fig. 5, come due circoli pq, mn concentrici all’equatore.

Nella fig. 5 si suppone inoltre che in S stia il Sole, che in B sull’equatore terrestre stia il lettore, che in OO’, tangente nel punto B al circolo QABC, sia l’orizzonte del luogo B, che analogamente nelle tangenti SAS’, SCS’’ sieno rispettivamente gli orizzonti dei luoghi A, C.

Come si vedrà più tardi, la distanza del Sole dalla Terra è grandissima, ed avendo assunto il circolo QABC come rappresentante la Terra bisognerebbe sul disegno, per conservare i giusti rapporti fra le diverse sue parti, collocare il punto S ad una distanza grandissima; solo per necessità di formato lo si colloca vicino. Sta al lettore di supporlo trasportato a distanza tale che rispetto ad essa il diametro ac diventi una quantità trascurabile, e capire insieme che in tal caso le due rette AS, CS farebbero in S un angolo molto acuto in realtà tanto piccolo da autorizzare a ritenere senza error sensibile parallele le due rette stesse.

Ciò posto ricordiamo di aver detto dianzi che una di queste due cose deve succedere.

O il Sole si muove intorno alla Terra, supposta ferma, e allora esso per voi che state in B sorge nel punto O, reca il mezzodì quando è in S, tramonta in O’.

O il Sole è fermo in S e voi vi movete, portato dalla Terra, ed allora ecco quanto accade.

Voi portato dalla Terra percorrete inconscio il circolo BCQA; al mattino vi trovate, supponiamo, in A e vedete spuntare il Sole S sul vostro orizzonte SS’: continuate a girare colla Terra nel