Pagina:Lopez De Hoyos - Relatione della morte, et esequie del serenissimo principe Carlo, figliuolo del catolico re Filippo II re di Spagna et c., 1569.djvu/40

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pofcce in fua Signoria Jllufirìfsima Molta imprefsionef fi e tornòalfuo alloggiamento accompagnato dalla gente giu approdata della Corte * Finite le efquiei Servitori di fia Mitezza come qud lische baueuanoperduto un Signore tanto buono,® tanto grande ® catolico,® amico digiuflitia come egli eragfy tanto pietofo uerjo ipoueri bifognofi® amico d’ogniueri tariamo defiderofo di far ogni bene, gratta dfuoi fruitori,. Si ritrovavano tali, che nella f accia baurebbe conofciU to ogniuno il molto } cbe perdonano: il che nonfolamenteper dettano loro, ma ancora tutti i fuoi Regni, <& la Santa Cbiefa, Ver che un ’Principe di ventitré anni figliuolo del Maggior più Catolico Monarca della C brfiatata, di cofigenero fa,®’ rea!natura non poteva ejjère di meno, che oltre le uirtù,cbebabbiamo detto,non letoccafiero una buona parte di quelle tante,® chi are,che JDio mife infuo padrefPercbefi tutte Pbaueffe egli ber editorie,non baun.a ma più che defideraregie il no fio ingegno baurebbepotv to ijlimar,ne commendare un datino t anto grande* Et ejjendo tanto commune®generale il pianto,® do ìore colquale tutti i Cauallieripiangeuanoilfuo miferabi le,® infelice fucceffo, fua Mae facon clemenza tanto de gna della fua Regai Coroiia,matnfefi l’amore, ®.afet> to paterno con chef teneramente umana fua Mitezza } co mandò,che toflo foffro accommodati ifruitori difuo fi gliuolo tanto amplificatamele, ® bonoratamente, che