Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.2, Laterza, 1914.djvu/298

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292 xvii - rime varie o di dubbia autenticitá

     I’ mi tornerò al finocchio,
ché tu se’ pazza e lunatica.
Cosí tratto ti sia un occhio,
come tu intendi per pratica.
Io non vo’ da te grammatica,
né saper della cometa:
or non piú: deh! statti cheta.
Sèrbati alla befanía.