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gli altri, aggiugne ch’era lor mancato però il sale urbano, per dir così, e quel non so che agli esterni non possibile: e chiedendo Bruto, che spiegasse ciò più chiaramente; lo conoscerai tu stesso, risponde Cicerone, andando in Gallia, e vi udirai ancora vocaboli poco usati a Roma (etiam verba quaedam parum trita Romae). Non così fu nella vera Gallia, e transalpina, poichè quivi al principio del quarto secolo Cristiano la lingua Latina non era accomunata ancora, avendo detto l’anonimo Panegirista di Costantino: so molto bene quanto inferiori sieno gl’ingegni nostri ai Romani, essendo che il parlar Latino, e con eloquenza, ad essi è naturale, e da noi con fatica s’acquista ( init. siquidem latine et diserte loqui illis ingeneratum est, nobis elaboratum). Aggiungasi l’uso del vestir Romano, ben tosto in queste regioni abbracciato: il nome di Gallia Togata però ne venne, così per esser più pacifica, disse Dione (lib 47), come per usare il vestir da città dei Romani. Tolomeo veramente ristrinse il nome di Gallia Togata al paese ch’è tra il Po e l’Apennino, ma non così gli altri Autori tutti; tra quali scrisse Pompeo Festo (in Boicus), nella Gallia cisalpina, che si chiamava Togata, essere i Milanesi; e scrisse Pomponio Mela ( lib. 2, cap. 2: Veneti colunt Togatam Galliam), abitarsi la Gallia Togata da’ Veneti; onde all’incontro, potrebbe essere stato spezial distintivo nostro la toga Romana.

Merita osservazione la differenza usata da’ Romani verso gl’Italici a distinzione delle altre