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loro cercassero di rendersi altrettante piccole Rome. Però le città più illustri, e ch’ebbero colle dentro di se, o vero a canto, anche il lor Campidoglio si fecero. Di quel di Capua abbiam da Svetonio (Tib. c. 40) che fu dedicato da Tiberio. In moltissime città crederà che Campidoglio fosse, chi darà fede o ad Atti di Martiri non sinceri, o a scritti del basso secolo, che i nomi degli edifizj antichi confondono. Furon anche chiamate così talvolta le rocche tutte, onde quella di Babilonia Fortezza, cioè Campidoglio fu detta da S. Gerolamo (in Isai. c. 14). Ma di quello di Verona infallibil pruova si ha per esimia antica lapida del Museo, in cui d’una statua si fa menzione, che nel Campidoglio era lungo tempo giaciuta a terra, e fu trasportata poi nella piazza (v. Ins. XLV: in Capitolio diu jacentem). Sembra continuasse qui tal nome fin ne’ prossimi secoli, perchè Marzagaglia, Scrittor nostro del 1300, narra, come in certo tumulto parte della plebe si ritirò dentro il Campidoglio della città, dov’or si direbbe in Castello. Castello o rocca era nel Campidoglio di Roma, e ν’era l’Archivio publico e l’antica Biblioteca, ma singolarmente il Tempio di Giove, e alquanti altri ancora; ed abbiam ne’ Concilii ed in Atti di Martiri come ne’ Campidogli stava l’Idolo più venerato. S. Cipriano (Epist. 55) contrapone il Campidoglio alla Chiesa, ed il nostro Santo Zenone (De Spir. aedif.) nomina i Campidogli, come luogo sacro de’ Gentili, ponendogli insieme con le Sinagoghe de’ Giudei. Nel tempio di Giove si veneravano insieme Giu-