Pagina:Maffei - Verona illustrata IV, 1826.djvu/103

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antichità cristiane 97

sto era veramente fanciullo. Dall’altra parte è la risanata dai flusso di sangue, indi Giuda che dà il bacio al Salvatore. Tutte le figure hanno pallio e sandali. Dietro son colonne e ornamenti d’architettura. Le storie sono espresse senza divisione alcuna fra loro secondo l’uso antico, di che abbiam l’esempio nella colonna Traiana e nell’Antonina. Su i fianchi è da una parte Adamo ed Eva col Serpe, dall’altra uomo sedente, e due che paiono portargli doni; sarà Giuseppe co’ fratelli.

Ma in fronte sopra la descritta è un’altra fascia metà più bassa, parimente figurata. Nel mezo è quadro liscio, dentro il quale Croce dorata: dalle parti son due uomini nudi ed alati, che mostrali tenerlo; e simili a’ quali non ini sovviene avere osservato in altre anticaglie Cristiane: parrebbe potersene arguire che venga dall’antico il parlar Rabbinico, secondo il quale si nominan dagli Ebrei gli Angeli della morte. Il nostro artefice per altro è credibile prendesse tali figure da i monumenti de’ Gentili, ne’ quali veggonsi sovente simili figure alate con face travolta. Le storie poi son del Testamento vecchio; come l’altre del nuovo. Da una parte è Daniele nel lago de’ Leoni, indi uomo e cane, che può credersi quel di Tobia dinanzi a casa, o portico: le storie qui si separano per un albero. Di là è Mosè che riceve dall’alto le tavole della Legge: indi ara con foco acceso, e innanzi a un edilizio Serpe che s’alza col capo fin sopra della fiamma, e uomo di qua che gli porge qualche cosa alla bocca. Non so che simil cosa si sia osservata, se non