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102 capo terzo

avanzo d’iscrizione manifesta, e saranno poi state adoprate per li nostri Santi.

Sopra tutto è degna d’osservazione la gran cattedra roza e schietta di pietra, che quivi si conserva ancora, e sopra la quale avranno seduto i nostri antichi Pastori. Con singolar cura e venerazione conservavano già i Cristiani le sedi de’ lor primi Vescovi, sopra di che veggasi il Senator Bonarroti nelle Osservazioni a’ Vetri Cimiteriali (p. 101). Nelle pietre della facciata furono scolpite quantità di memorie per lo più del secolo del 1200.


Il Duomo.


Dall’antica passando alla Cattedral moderna, è da osservar prima la porta grande del nostro marmo rosso, innanzi alla quale alquanto di sito è coperto: tal uso sottentrò ne’ secoli inferiori a gli antichi vestiboli e portici che innanzi le Basiliche si faceano, principalmente per li publici penitenti, quali stavan fuori assai tempo prima che venissero ammessi. Non era forse differente cosa quell’Arco altissimo sopra due colonne, che per testimonio di Procopio (lib. 1, c. 4 ) vedeasi fuor del tempio de’ SS. Sergio e Bacco; nè l’Arco del vestibolo d’altra Chiesa, di cui parla Leone Ostiese (l. 3, c. 27). Li due Grifi alati, sopra quali posan le colonne che sostentano lo sporto, vengono da costume antichissimo preso fin dagli Egizj; i quali Leoni, Sfingi ed altri animali e mostri figuravano avanti le porte de i Tempj, quasi a custodia, per testimonio di Strabone, di Plutarco