Pagina:Maffei - Verona illustrata IV, 1826.djvu/116

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110 capo terzo

e perchè si godano con profitto le cose più osservabili di questo Tempio, addottrinando l’occhio a non precipitare il giudizio del tempo in altri edifizj.

Tira a se gli occhi la parte inferiore della facciala, che è compartita in quadri di lucido marmo istoriati, e con varj adornamenti d’architettura distinti. Il disegno è foltissimo. Sei a man sinistra rappresentano la creazione e la cacciata dal Paradiso terrestre: ne’ due più bassi vedesi uomo a cavallo che va a caccia con clamide e staffe, quali non mi sovviene aver osservate in monumento più antico. Fu interpretato con versi sotto, che sia Teodorico, e si sia voluto alludere a opinion volgare che gli spiriti infernali gli somministrassero cavalli e cani. Dall’altra parte in otto compartimenti è la Storia di Gesù Cristo. La Vergine annunziata a sedere; il presepio co’ due animali; S. Giuseppe di meza età, non vecchio com’or lo fanno i pittori. Pastore con pedo ritorto nella cima; Erode sopra scanno fatto a modo delle sedi curuli de i Romani, i cui piè dinanzi allungati vengono a servire di suppedaneo; i Magi a parlamento seco, con corona in testa, e così ove vanno ad adorare il bambino; due sono con barba e uno senza. Nella cattura del Salvatore, Pietro, che taglia l’orecchio a Malco, ha una chiave pendente dal braccio. La Crocifissione con quattro chiodi, e con suppedaneo, e senza corona di spine. In fondo si veggon due abbattimenti, uno a cavallo con aste o lance, altro a piedi. Fuori da un lato è donna in piedi col nome sopra MATALIANA,