Pagina:MarinellaDellaNobiltàEtDell'EccellenzaDelleDonneEt.djvu/38

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lor bellezza può alzare le menti degli huomini à dio. chi potrà mai à pieno lodarti ricchissimo thesoro del mondo tutto? io confesso, che s'io havessi tante lingue, quante foglie vestono gli arbori nella ridente primavera, overo quanta arena è nella sterile, et infeconda Libia, io non potrei incominciar a dar principio alle tue lodi; percioche non solamente la beltà inalza à Dio le fredde menti; ma rende il più ostinato et crudo cuore humile, et mansueto. che più? o meraviglia, il rozzo orna di piacevoli costumi, il sciocco rende prudente, et saggio [La beltà è stata cagione di poetare], et in somma tutti i Poeti hanno poetato molti dalla beltà donnesca: onde il Petrarca nella Canzone, che incomincia. Quell'antico mio dolce empio Signore, dimostra, che ella fù cagione di ogni sua virtù dicendo.

Salito in qualche fama
Solo per me, che'l suo intelletto alzai;
Ov'alzato per se non fora mai

Percioche per lodar le divine bellezze di Madonna Laura compose il suo Poema tanto dal mondo stimato, che se ella non l'havesse con la sua bellezza spinto à tanto honore, sarebbe stato, come dice Amore nell'istessa Canzone.

C'hor saria forse un roco
Mormorator di corte, un'huom del vulgo

Et Speron Speroni confessa, che i Poeti hanno dalle donne la voce, et l'intelletto dicendo.

Ch'io vi veda adunar la bella schiera
Di tutte queste vostre amate Dive,
Che danno à poetar voce,e'ntelletto

Et l'istesso hanno fatto gli altri Poeti, i quali erano tenuti à lodar, et inchiar la donnesca beltà: