Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/242

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lirica visionaria. (Esaltandosi) Ai vostri piedi, soltanto ai vostri piedi di santa, l’oceano addomesticato depone le sue torbide collere, le sue solitudini amare e le sue lacerate nostalgie.

S.A. Simonetta

Non sono una santa. Sono una creatura umile ragionevole e meticolosa che s’affretta sul sentiero di Gesù!

Gilberti

Non temete le sublimi distrazioni di Dio?

S.A. Simonetta

Dio è attentissimo alle meschine vicende dei cuori che gli sono fedeli. (Un lungo silenzio) Vi sembro orgogliosa e crudele?... Non ho orgoglio, e non posso ormai essere crudele se non con me stessa. Il mio spirito è una porta di acciaio... tutta bagnata di lagrime... Gesù mi ha imposto di scandalizzare quelli che mi amano col brusco dono di me stessa al cielo. L’ho fatto piangendo, ma la bocca di Gesù asciugò le mie lagrime e mi disse: «Non temere di offendere l’opinione degli uomini. Io sono lo scandalo della terra!»

Gilberti

Le vostre parole, Altezza, mi fanno alternativamente tremare di orrore e morire di gioia... Sono sempre a seguirvi verso Dio. Perché non mi guidate?

S.A. Simonetta

Vorrei guidarvi, ma temo la vostra gioventù impetuosa e la febbre dei vostri occhi che vedono soltanto questo misero corpo.


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