Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/268

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Canepa

Uno scoglio... Quel maledetto faro spento!... A meno che sia una carcassa di nave.

Palumbo

Massima calma. Massimo sangue freddo. Se si tratta di una carcassa di nave non abbiamo sbagliato rotta, ma un abisso di 3000 metri ci sta sotto!

Scoppiano delle voci qua e là terrorizzate, poi un urlio violento sale a flotti dai sottoporti.

Silenzio! Silenzio!

Canepa

La nave si sbanda...

Palumbo

manovrando la leva delle chiusure stagne:

Forse lo squarcio è piccolo. Le chiusure stagne dovrebbero funzionare tutte insieme... Purtroppo ciò non avviene mai.

Nel quadro delle chiusure stagne si accendono successivamente le lampadine elettriche bianche che segnano i punti della nave muniti di chiusura stagna.

S.A. Simonetta

ritta, immobile, impassibile con voce bassa che prega:

Apritele tutte all’inondazione di Dio.

Palumbo

calmo con voce dura:

Cosa fate li immobile, Dorville?

Si sente crepitare la radio.


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