Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/351

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non amo questo secondo mio fidanzato? Non posso certo offrire al secondo le parole destinate al primo!.. Chi mi caverà d’impiccio?

Sussulta all’entrata di Birignao e Carrettella.

Carrettella

a Birignao:

Se tu moltiplichi i tuoi volubili lunghi arabeschi sonori, se tu insisti a circonvolgere i tuoi ghirigori stortignaccoli ti pianto, o miagolante Birignao!

Birignao

Taci, bisunto e affannoso rubinetto di parole. Non puoi ammirare i fantastici pennacchi del mio dire ricciuto e colorato. Finisci di sbrodolarmi addosso il tuo amore rotativo. La tua fretta sciupa le belle pieghe della mia eloquenza. Non toccare l’apiombo inamidato del mio pensiero. Ti tradirò con quella donna. (Osservando l’Ingenua) Bellissima!

La zitella

nella buca, emergendo fino alla cintura:

Questo buco scavato dall’acqua fra due radici di un albero è il mio osservatorio preferito. Amo l’umidità e il segreto. Fa caldo. Mi sono liberata dalla cuffia. Cosí potrò meglio sorvegliare le sconcezze dei cosidetti amanti sotto gli alberi compiacenti. I maligni dicono che la cuffia del suggeritore è la mia unica gravidanza! Gravidanza di malignità, soggiungono. Io maligna? Per il loro bene parlo, soltanto per il loro bene! Se mi ascoltassero, quelle scioccherelle, non si farebbero cosí sui due piedi... eccetera. Già, sui due piedi! E’

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