Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/352

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incomodo; anti-igienico! Io lo so, cioè, non lo so, ma lo intuisco. (Origliando, osserva Birignao che parla a bassa voce con l’Ingenua, mentre Carrettella in disparte sbuffa e batte i piedi) Cosa dice? Birignao gonfia l’Ingenua di promesse. Stupide bottiglie vuote! Occorrono tappi, tappi, tappi di Stato per voi.

L’ingenua

rivolgendosi a Carrettella:

Non sono una delle solite. Rimarrò fedele al mio fidanzato che aspetto qui. Ma vorrei un consiglio da voi che sapete parlare. Datemi un consiglio. Cosa debbo dirgli?

Carrettella

Rapido rapido corri al suo cuore, poi precipita nel garguzzule, dall’ombelico ai suoi piedi, striscia singhiozza e spargiti in baci sgraffi morsi moine senza fiatar, senza fiatar. Sono la tirata tirata tirata d’orecchio al pubblico lento, perché si scuota rida pianga e m’acclami applaudendo, applaudendo, applaudendo.

Birignao

Barbari sistemi! Occorre invece... Venite qui, venite qui! Venite! Ingenua. Vi spiegherò, vi spiegherò.

La zitella

agitandosi, mentre Birignao trascina a parte l’Ingenua abbracciandola:

Lo sapevo. Ora col pretesto di preparare l’Ingenua, Birignao l’avviluppa, l’accaparra, l’investe, la sveste, la sottopone e sottoveste; s’insinua il porcone. Arrotonda le parole come


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