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Il professobe-poeta

con voce fioca, rivolgendosi agli scolari invisibili:

Miei buoni e cari ragazzini...

Simultanina

Più forte! Le occorre una cura di ferro. Si, ferro, acciaio, velocità, guerra, boxe, automobile, aeroplano! Anche una bomba!

Il professobe-poeta

Non è possibile, Signorina. Una simile cura, forse raccomandabile ad altri, ucciderebbe la mia musa delicatissima. I miei canti sono soavi... Devono essere sospirati... Cosí... Ascolti. (Inginocchiandosi)

Simultanina

La ascolterò a condizione che lei li sospiri in ginocchio, e gli occhi al cielo (Il professore-poeta si dispone ad accontentarla) Sì! Bravo! L’ascolto!

Gli scolari

invisibili, dall’interno:

Che poeta!... (Ridendo fragorosamente) Ah! Ah! Per fare un verso ha bisogno di contarne i piedi... Calzolaiooo!

Sipario


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