Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/479

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maturò da sé. Napoleone aveva perduto tutti i suoi portaordini. Nessun ordine essendo giunto a destinazione, la somma delle autonomie produsse la Vittoria.

Il seduttore di treni

entra guardando in giro:

Sono al sicuro! Volevano arrestarmi quei due carabinieri! Li ho accecati con lo specchio! Qui si sta meglio!... Ah!...

Imprecisi

Certo la mia stazione è troppo incassata fra le montagne.

Il seduttore di treni

Una specie di tomba di treni. Salgono affannosamente per giungere all’ideale ossigeno, e si trovano sulla bocca puzzolente del tunnel.

Imprecisi

Come fa lei a conservare la nitidezza del suo specchio?

Il seduttore di treni

Lo nutro di paesaggi solari e di belle donne, e lo purgo con stelle abbondanti.

Imprecisi

Certo uno specchio che corre come il suo e vi abbaglia in ogni luogo è cosa... turbante!

Il seduttore di treni

Uno specchio immobile è un volgare pozzo di suicidi. Uno specchio corrente diventa un astro. Mangia passanti, case e montagne. Il mio è bonaccione. Gli voglio bene. Fra poco lo sospenderò perché possa riposarsi un poco. Ma prima ci divertiremo. Guardi. Laggiù, alla boa. E’ lei!

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