Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/527

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Ballamar


Nelle città future le cose enormi si sposino alle nane, il microscopico si unisca al gigantesco, il grigio al coloratissimo l’abbacinante al buio! Così finalmente i’inegualismo sproporzionato aizzerà il genio che darà il suo massimo rendimento.

Voci


Velocista! Velocista!

Ballamar


Io amo il Velocismo. Sono uno Spaziale Velocista e me ne vanto; mentre voi siete delle belle pietre... alate.

Fongo

con scatto irato:


Ballamar, non offendere Alata! Alata non si è ancora pronunciata sulla questione. Quando avrà parlato, risponderai.

Ballamar


Perché tanta ira, caro Fongo? Non possiamo noi forse parlare di Alata? Essa è l’eguale nostra.

Fongo


Eguale tua e di alcuni di noi, ma non di rutti. Vi sono ali e ali, o inegualista!

Voci

ironiche:


Vi sono anche maschi e femmine, carne e ferro, impotenza e lussuria.

Fongo


Allusioni cretine. Macché lussuria! Alata è uno spirito virile.


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