Pagina:Marino, Giambattista – Adone, Vol. I, 1975 – BEIC 1869702.djvu/119

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canto secondo 117


59.Io renunzio a l’arbitrio; esser tra voi
arbitro idoneo in quanto a me non posso,
ché s’ad una aderisco, io non vo’ poi
l’odio de l’altre due tirarmi addosso.
Amo di par ciascuna, i casi suoi
pari zelo a curar sempre m’ha mosso.
Potess’io trïonfanti e vincitrici
veder così di par tutte felici.

60.Pastor vive tra’ boschi in Frigia nato,
ma sol nel nome e ne l’ufficio è tale,
ché s’ancor non tenesse invido fato
chiuso tra roze spoglie il gran natale,
al mondo tutto il suo sublime stato
conto fora, e ’l legnaggio alto e reale.
Di Priamo è figlio, Imperador Troiano,
di Ganimede mio maggior germano.

61.Paride ha nome, e non è forse indegno
ch’egli tra voi la questïon decida,
poi c’ha l’integrità pari a l’ingegno
da poter acquetar tanta disfida.
Sconosciuto si sta nel patrio regno
dove il Gargaro altier s’estolle in Ida.
Itene dunque là; colui che porta
l’ambasciate del Ciel, vi sarà scorta».

62.Così diss’egli, e con applauso i detti
raccolti fur del gran Rettor superno,
e scritti per man d’Atropo fur letti
nel bel diamante del destino eterno;
e le Dive a quel dir sedàr gli affetti,
pur di vento pascendo il fasto interno.
Già s’apprestano a prova al gran vïaggio,
e ciascuna s’adorna a suo vantaggio.