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124 il palagio d’amore


87.Tu discerni colei, se me discerni,
cui cede ogni altro Nume i primi onori,
Imperadrice degli Eroi superni,
consorte al gran Motor Re de’ Motori.
Vedi il più degno in fra i suggetti eterni
che ’l Cielo ammiri, o che la terra adori;
innanzi ai raggi de la cui beltade
lo Stupor di stupor stupido cade.

88.L’istesso Sol d’idolatrarmi apprese
di scorno spesso e di vergogna tinto;
e ’l mio più volte il suo splendore accese,
l’estinse pria, poi ravivollo estinto.
Negar dunque non puoi di far palese
quel lume altrui, che ’l maggior lume ha vinto,
senza accusar di cecità la luce
di colui che per tutto il dì conduce».

89.Rompe allora il silenzio ed apre il varco
a la voce il Pastor con questo dire:
«Poi ch’a’ suoi cenni col commesso incarco
legge di Ciel mi sforza ad ubbidire,
non fia ritroso ad onorarvi, o parco,
gloriosa Reina, il mio desire,
del cui pronto voler vi farà noto
un schietto favellar libero il voto.

90.Io vi giudico già tanto perfetta
che più nulla mirar spero di raro,
tal che ’l merto di quel, ch’a voi s’aspetta,
contentar ben vi può, ch’a tutti è chiaro,
senza bisogno alcun ch’io vi prometta
ciò che tòr non vi dee Giudice avaro,
onde cosa la speme abbia a donarvi
che ’n effetto il dever non può negarvi.