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canto primo 73


67.Ne la fuliginosa atra fucina,
dove il zoppo Vulcan suo genitore
de’ Numi eterni i vari arnesi affina
tinto di fumo e molle di sudore,
entra per fabricar tempra divina
d’un aureo strale, imperïoso Amore;
stral ch’efficace, e penetrante, e forte
possa un petto immortal ferire a morte.

68.Libero l’uscio al cieco Arciero aperse
la gran ferriera del divino Artista,
parte di già polite opre diverse
parte imperfette ancor, confusa e mista.
Colà fan l’armi lampeggianti e terse
del celeste Guerrier superba vista.
Qui la folgor fiammeggia alata e rossa
del gran fulminator d’Olimpo e d’Ossa.

69.V’è di Pallade ancor lo scudo e l’asta,
il rastello di Cerere e ’l bidente,
l’acuto spiedo di Dïana casta,
la grossa mazza d’Hercole possente,
la falce onde Saturno il tutto guasta,
l’arco ond’Apollo uccise il fier Serpente,
di Nettuno il trafiero, e di Plutone
con due punte d’acciaio havvi il forcone.

70.Le trombe v’ha, con cui volando suona
la Fama, e gli altrui fatti or biasma, or loda.
V’ha i ceppi, tra’ cui ferri Eolo imprigiona
i vènti insani, e le tempeste inchioda.
V’ha le catene, onde talor Bellona
il Furor lega e la Discordia annoda.
E v’ha le chiavi, ond’a dar pace o guerra
Giano il gran tempio suo serra e disserra.