Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. I, 1911 – BEIC 1872860.djvu/113

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innanzi ad un Crocefisso, che è, come si dice, il refrigerio degl’ impiccati. Intanto sono dato nella ragna; e mena, rimena, quanto piú dibatto, ritrovo meno la via di spacciarmi senza lasciarci le penne maestre.

Piaccia a Dio ch’io veggia quanto prima rotti i groppi di questa rete e che possa dire col profeta: «Laqueus contritus est, et nos liberati sumus». Il ponto sta che mi bisogna piú tosto sospirar con quell’altre parole: «Heu mihi! quia incolatus meus prolougatus est». Questi sono tagliati al mio busto e fanno per me, come il trepiè per la tecchia, poiché dagli sfinimenti per le lunghe dilazioni sono tirato di giorno in giorno per lo anello al naso a guisa di buffalo.

Che pazienza? S’io avessi fatto come Masetto da Lamporecchio, o rotto il reliquiario di un venerando abbate, sarebbe pur troppo quel ch’io patisco. Venga, venga un poco frate Stuppino a farmi delle essortazioni morali od a predicarmi la tolleranza. — «Virtus in infirmitate perficitur». Si come l’oro nel fuoco s ’affina, cosí ’1 peccatore si purga ne’ travagli. — «Per multas tribulationes oportet introire in regnimi coelorum». Si come la sferza leva la polvere dalle vestimenta, cosí l’afflizione netta le macchie dell’anima. — «Ouos amo corrigo et castigo». Si come un re, quando vuol favorire un suo corteggiano, gli dá a bere il vino della sua tazza e li fa vestire le insegne della sua livrea; cosi Cristo, quando vuol far la grazia particolare ad un uomo, gli dá a gustare il fiele del suo calice e li communica parte della sua passione, talché le calamitá sono privilegi e favori, e nelle aversitá si conosce la grandezza.

Belle parole! Vorrei che ’l Signor Iddio mi tirasse a sé col mezzo di qualche altra vocazione piú piacevole, e questa sorte di visita l’andasse a far a’ turchi, a’ rinegati ed a coloro che non lo conoscono né lo vogliono riconoscere, non a me poverino, che li credo, lo amo, lo temo e lo adoro. Con gli uomini infingardi e viziosi si sogliono usare le severitá e le austeritá; ma certi spiriti delicati e sensitivi si convertono piú facilmente con le amorevolezze e con le carezze. Io per me son fatto come ’l gianetto di Spagna al quale basta il cenno