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Io8 GIAMBATTISTA MARINO

della bachetta, e non come gli asini della Marea che aspettano le bastonate.

— Oh! tu sei un marcio peccatore: ineriti questo e peggio. — Lo confesso, ma non peccai però giamai in quella cosa di che mi viene data la pena.

— Oh ! tu hai commesso degli altri peccati enormi e per quelli ti vien data la penitenza. — Sia col nome di Dio; ma vi mancano degli altri peccatori nel mondo, forse piú scelerati di me, quali vanno a seconda della fortuna, e vogliono che coloro stessi i quali hanno potestá di castigar altrui siano affatto senza peccato? Che vuol dir dunque che trionfano, si danno bel tempo e non ritrovano chi castighi loro?

— Oh! non t’impicciar di questo tu: verrá ben tempo, se non in questa almeno nell’altra vita, che saranno puniti aneli ’essi. — Vi baccio la inano: intanto se ne stanno a solazzare, ed a noi altri bisogna inghiottir la pillola e cacar la nespola. Potrebbono in questo mezo pentirsi e far del bene; cosí ottener il paradiso, né piú né meno come quelli che sono stati da loro afflitti ; ed in tale maniera verrebbono a conseguire il carnovale di qua e di lá, godendo i beni dell’uno e dell’altro mondo: e chi si trovará avere patito, suo danno.

— Oh ! averanno poi minor grado di gloria in cielo e ti saranno inferiori nella visione beatifica. — Sun contento, ma io non fo gran differenza tra posseder lá su un palazzo ed avervi una casuppola. Stimo tutto uno abitar nella soffitta o nella cucina: un cantoncino mi basta.

— Che vuoi tu dunque? metter la bocca in cielo? far il mastro di casa a Dio? rivederli i conti? e riprender la sua giustizia incomprensibile? — Signor no, anzi mi riporto alla sua divina volontá, perché so ch’ Egli è padrone universale di tutto, e può far e disfar ogni cosa a sua voglia, senza aver a rendere altrui ragione di quello che fa; ma l’impazienza, quando è disperata, suole entrare in simili digressioni.

Mi fanno ridere e crepare alcuni amici, quando mi vengono con certi conforti secchi: — Tu uscirai quando meno il pensi. — Io non lo pensai né pensarollo mai meno di