Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. I, 1911 – BEIC 1872860.djvu/203

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ho imparato che «oui» e «nani»; ma né anco questo mi par poco, poiché quanto si può dire al mondo consiste tutto in affirmativa e negativa. Circa il paese, che debbo io dirvi? Vi dirò ch’egli è un mondo. Un mondo dico non tanto per la grandezza. per la gente e per la varietá, quanto perch’egli è mirabile per le sue stravaganze. Le stravaganze fanno bello il mondo, percioché, essendo composto di contrari, questa contrarietá constituisce una lega che lo mantiene. Né piú né meno la Francia è tutta piena di ripugnanze e di sproporzioni, le quali però formano una discordia concorde che la conserva. Costumi bizzarri, furie terribili, mutazioni continue, guerre civili perpetue, disordini senza regola, estremi senza mezo, scompigli, garbugli, disconcerti e confusioni; cose insomma, che la doverebbono distruggere, per miracolo la tengono in piedi. Un inondo veramente, anzi un mondacelo piú stravagante del mondo istesso. Incominciate prima dalla maniera del vivere: ogni cosa va alla roverscia. Qui gli uomini son donne e le donne sono uomini : intendetemi sanamente. Voglio dire che quelle hanno cura del governo della casa e questi si usurpano tutti i lor ricami e tutte le lor pompe. Le dame studiano la pallidezza e quasi tutte paiono quatriduane. Per esser tenute piú belle, sogliono mettersi degli impiastri e de’ bullettini in sul viso. Si spruzzano le chiome di certa polvere di Zanni che le fa diventar canute, talché da principio io stimava che tutte fossero vecchie. Veniamo al vestire. Usano di portare attorno certi cerchi di botte a guisa di pergole, che si chiamano «verdugati». Invenzione ritrovata, credo, per parto di vanagloria, accioché la signora marchesa di Vaipelosa e il signor conte di Monteritondo se ne stiano con maggior riputazione sotto l’ombrella. Questo quanto alle donne. Gli uomini in su le freddure maggiori del verno vanno in camicia. Ma vi ha un’altra stravaganza piú bella, che alcuni sotto la camicia portano il farsetto. Guardate che nuova foggia d’ipocrisia cortigiana! Portano la schena aperta d’una gran fessura d’alto a basso, appunto come le tinche che si spaccano per le spalle. I manichini sono piú lunghi delle maniche, onde roversciandoli su le braccia par che la camicia venga a ricoprire il giubbone. Hanno per costume