Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. I, 1911 – BEIC 1872860.djvu/210

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d’oro per un aiuto di costa, ed in questa corte son molto onorato, stimato ed accarezzato. La regina fra pochissimi giorni si porrá in viaggio ed ha rimesso alla mia volontá se mi piace d’andare o di restare. Poiché la deliberazione consiste nell’arbitrio mio, io mi risolvo d’aspettare il suo ritorno qui, e farò ogni sforzo per non andare, si per le grosse spese che mi bisognarebbe fare, si per la grandissima confusione delle genti che vi sará; e se bene il signor duca di Guisa mi ha assignato un luogo nella sua carozza, non si potrá far però che non si patisca qualche incommoditá, massime nel dormire. Volevo io oggi scrivere al signor conte Lodovico d’Aglié, ed inviargli una lettera perché mi facesse grazia di presentarla a Sua Altezza e di supplire a bocca nel particolare del mio negozio; ma perché non ho tempo, mi riserbo a farlo per l’altro corriero. Bacio a V. S. le mani.

Di Parigi [1615J.

CXXVII

Al. MEDESIMO

Domanda un libretto del Muti e dá notizie dell ’Adone.


All’arrivo del signor marchese di Rambogliet, ricevetti per mano del suo argentiere una lettera di V. S. insieme con l’altro sonetto sopra la pastorale. Mi è piacciuto anco questo, e perciò le dico che, se l’ha giá dato, ha fatto bene e se ne può contentare, né io per me saprei accommodarvi cosa alcuna.

Vorrei che V. S. pregasse il signor Onofrio Muti da mia parte che mi favorisse d’un libretto di quella istoria della guerra passata, stampata da quel sargente maggiore del signor conte Guido San Giorgio, perché mi è necessaria in certe mie composizioni per sapere alcuni particolari. Aggiungo due canti alV Adone, dove per via d’episodio descrivo la guerra del Monferrato: credo che sará cosa cara a Sua Altezza, e vorrei far menzione di qualche personaggio segnalato. Di grazia, procuri d’averne subito uno in ogni modo, assicurando il signor Onofrio