Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. I, 1911 – BEIC 1872860.djvu/225

Da Wikisource.

bontá passar qualche generoso ufficio con monsignor di Luines a mio favore, aggiungerá questo al cumulo degli altri oblighi che gli ho. Né occorre al suo spirito ed al suo giudicio straordinario somministrare ciò che ha da dirgli, ma basterá solo che si ricordi di ricordargli l’effetto di quel che tante volte mi ha promesso circa l’impression dz\Y Adone.

Il Braida non mi ha scritto altrimente, ed io al serenissimo signor prencipe cardinale risponderò per la prima commoditá. Con che bacio a V. S. caramente le mani.

Di Parigi [1618 o 1619J.

CXXXIV

Al signor Giovanni Battista Ciotti

Invia il ms. della Galeria e dá disposizioni per la stampa.


Ecco ch’io vi mando la Galeria accioché si stampi. Tengo ancora in ordine gl ’ Idilli, le Fantasie , V Epistole eroiche e la Polinnia ; ed avrei mandate tutte queste opere insieme, ma il plico sarebbe stato troppo grosso ed ho avuto paura di perderle. Le manderò adunque subito di mano in mano, e vi assicuro che non le averá altri che voi, perché vi conosco per uomo da bene. Qui mi hanno fatti gran partiti i librari, ma io per grazia di Dio non ho necessitá, né in queste materie ho interesse alcuno se non che le impressioni riescano ben corrette. Quando poi verrò in Italia, piacendo al cielo, mi donerete qualche libri di quelli che sono stampati costi, poich’io ho fatta una libreria nobilissima e mandato a casa per piú di tremilia scudi di libri da queste parti. Intanto, se altro impedimento non mi disturba, io farò stampare V Adone e la Strage degl’ innocenti, che son due poemi grandi, i quali non è possibile a mandargli in Venezia, perché mi sarebbono castrati dall’ inquisitore; e poi io voglio assistere alla correzione. Ma vi manderò subito le prime stampe.

Vi priego efficacemente a voler farvi usare tutta la diligenza possibile ed impiegarvi un correttor particolare, il qual confronti