Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. I, 1911 – BEIC 1872860.djvu/311

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mi portate a farmi dono del vostro, cioè la testa, in un pezzo di tela della medesima grandezza. Se bene la vostra imagine mi sta sempre viva nel core, desidero nondimeno averla ancor sempre innanzi agli occhi. Di grazia, non mi mancate. Ma vorrei che fusse di buona mano, perché ho da collocarlo nel mio museo tra i simulacri immortali de’ piú famosi uomini di questo secolo.

CLXXIX

Al signor Giacomo Scaglia

Dichiara di ridersi di tutte le critiche che gli si fanno, alludendo in particolar modo allo Stigliani e a Bernardino Campelli di Spoleto.

Quanto alle censure che si fanno sopra i miei scritti, credo che costoro i quali pigliano si fatte brighe abbiano poche facende. Ma se aspettano d’acquistar fama o di ricevere onore dalle mie risposte, stanno freschi, perch’io oggimai sono stufo e stracco di simili bagattelle ed ho fatto il callo alle orecchie, come le cornacchie dei campanili. Io per me tengo per certo che la cosa venga senz’altro da quel poveraccio dello N., il qual, non avendo un pan da mangiare, cerca di sfogare la rabbia della fame con le buffonerie; ma se per uscir di miseria non ha altra candela che questa, andrá a dormire al buio. È una turba di zaccardelli, schiuma del mondo, i quali pretendono di farsi conoscere per queste vie, ma quanti sono io gli ho fitti e stoppati tutti in un mazzo; né ritrovo migliore espediente che lasciargli scrivacchiare e crepare a posta loro.

Vi priego nondimeno a volervi diligentemente informare chi sia l’autore e quale sia la composizione. E se intenderete che la scrittura ecceda i termini della modestia e dai discorsi delle lettere trapassi a mordermi la riputazione ed a piccarmi, date supplica in nome mio alla serenissima republica accioché non si permetta la stampa, o stampata si proibisca. In tal caso potrete ricorrere agli eccellentissimi signori Girolamo Priuli ed Angelo Contarmi, giá ambasciadori in questa corte, raccomandando

G. B. Marino, C. Achillini e G. Preti, Lettere - 1.

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