Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. II, 1912 – BEIC 1873537.djvu/132

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una licenza di partirmi senza preiudizio della mia presente catedra e sua prò visione in caso di ritorno, quando che sia; poiché il partire semplicemente m’è concesso, ma non giá, partendo, il ritenere per lo ritorno la provisione che al presente posseggo. Ché non solo per mezo di tal intercessione renderanno l’animo mio piú tranquillo e franco in cotesto servizio, ma con obligo immortale mi legaranno alla benignitá loro. Alla quale per fine reverentemente m’inchino.

[Di Bologna, giugno 1609].

XXI

Al marchese Gualenghi


Lo ringrazia di essersi adoperato a fargli conferire la cattedra a Ferrara. [Di Bologna, giugno 1609].

XXII

Al DOTTOR...


Ringraziamenti per la medesima ragione.

[Di Bologna, giugno 1609].

XXIII

Al Cardinal [Spinola]


Speciali ringraziamenti per la medesima ragione.

[Di Bologna, giugno 1609].

XXIV

Al medesimo


Il papa ha finalmente concesso che egli possa partire per Ferrara, senza perdere il diritto, nel caso di ritorno a Bologna, alla cattedra quivi occupata.

[Di Bologna, secondo semestre del 1609].