Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. II, 1912 – BEIC 1873537.djvu/167

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Al signor Antonio Lamberti

Difende gli ambasciatori bolognesi a Roma dall’accusa di presentarsi in pubblico in assetto non pari al loro grado.

[Di Roma], 25 aprile 1621.

LXXVI

Al medesimo


Stia tranquillo, che il papa e il Cardinal Ludovico Ludovisi hanno letta la sua lettera.

[Di Roma], 22 maggio 1621.

LXXVI I

Al medesimo


I ntorno allo stesso argomento.

[poco posteriore alla precedente].

LXXVIII

Al medesimo


D’un’accademia che si terrá, per ordine di Gregorio decimoquinto, il giorno del ferragosto in Roma.

Vi do aviso come d’ordine del padrone ho da parlare nell’accademia in concorrenza d’un padre, detto il «mostro di lettere», domenicano, sopra quelle parole d’ Isaia: «Butirum et mel comedet, ut sciat eligere bonum et reprobare malum». Luogo misteriosissimo. Se potessi avere qualche erudizione recondita intorno al miele ed intorno al butiro ed all’intelligenza di quel luogo, il servizio verrebbe a tempo. Parlatene col scozzese.

[Di Roma, luglio o agosto 1621].