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I

A Ferrante Gonzaga, principe di Molfetta


Dedica del Poli/emo (Milano, Ponzio, 1600).

Di Milano, primo di giugno 1600.

II

Alla signora marchesa donna Isabella Pallavicina,


a Cortemaggiore

Ringrazia del dono di una gioia.

Ieri sera dopo la partenza di V. S. illustrissima da Parma il signor marchese della Torre, il quale è il distributore de’ regali ch’Ella con eroica liberalitá, anzi pur con regia, suol fare ogni anno ai cavalieri che frequentano la famosa conversazion della sua casa, m’offeri a nome di lei un rubino in forma di cuore. Ma io son tanto buon conoscitore del mio poco merito che, avanti che ’l ricevessi, gli dissi ch’egli avvertisse d’aver bene inteso l’ordine di lei, potendo agevolmente essere ch’avesse errato nella persona. Egli con certezza me n’assicurò, ed io rimasi con quella maraviglia e con quel contento che può cagionarsi dalla grandezza d’un tanto favore, nel quale la gran valuta è il minor pregio, poiché, se la gioia vai cento scudi, l’onore ne vai centomila. Perciò rendo a V. S. illustrissima infinite grazie, assicurandola ch’esso dono appo la mia stima tiene il primato sopra quanti altri io n’abbia mai auto in tutta mia vita.

Ma troppo gran soma d’obligazione Ella impone sopra le picciole spalle della servitú mia, divota si ed affettuosa, ma altrettanto debole ed impotente e di leggier conseguenza. Onde con gran ragione si lagneranno di lei quei sublimi Atlanti, da