Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. II, 1912 – BEIC 1873537.djvu/415

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(cfr. Muzzr, Annali della cittá di Bologna, Bologna, 1884, vii, 995-400, 414-15)». Posteriore dunque al 1633 è la lettera, e scritta, d’altra parte, come si desume dal testo, l’anno appresso la partenza del F., e dalla villa del Sasso, ove l’A. si soleva recare nel maggio: da tutto ciò, la probabile data del maggio 1634. — Ci mancava ogni elemento per la datazione delle lett. clii-iii; la seconda delle quali fu scritta certamente ad anno scolastico giá inoltrato. — Per la clvi, responsiva alla clv, non occorrono spiegazioni. — Per la data delle lett. clvii e clix ci siamo attenuti alla nomina del cardinale Sacchetti a legato (aprile 1637, giusta il menzionato catalogo dell’Archivio bolognese) e alla nascita di Luigi XIV: la clix, per altro, potrebbe essere anche del 1639 (si veda infatti lett. clxv). Né deve far maraviglia il ritardo con cui rispose il Richelieu (lettera clxxi), forse a ciò spinto dal Mazzarini (si veda lett. clxx), al quale, probabilmente, l’A. dovette scrivere una lettera, ora smarrita, per implorare appunto la risposta che tardava tanto a venire. — Abbiamo assegnate al 1640 circa le lettere clxvii-viii, semplicemente perché abbiamo avuta l’ impressione (la quale, naturalmente, come tutte le impressioni non fondate sui documenti, potrebbe essere del tutto erronea) che appartengano agli ultimi anni dell’ A. — La «nuova edizione» delle Rim 1? di Urbano Vili è del 1640: donde la data delle lett. clxxh-iii. — E finalmente che la lett. clxxiv sia degli ultimi giorni dell’ A., è detto esplicitamente in tutte le edizz. delle Rime e prose.