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teoretico, il momento dell’intuizione: momento che, sebbene in sè accolga la vita dell’anima sotto tutti d suoi aspetti e vi confluiscano naturalmente, come fattori, anche i sentimenti, le tendenze e le volontà dell’individuo, è essenzialmente una visione interiore, la quale trascina con sè l’individuo e la sua vita. Ciò che ha più contribuito all’opinione, che la religione sia essenzialmente sentimento, è il fatto che realmente l’intuizione religiosa dà origine, ripetendosi e fissandosi attraverso le generazioni, a disposizioni sentimentali di carattere religioso, in cui, come in tutte le disposizioni sentimentali che riassumono in sè il risultato pratico di -innumerevoli esperienze ereditariamente trasmesse, il momento conoscitivo, cosciente, tende ad oscurarsi di fronte alla tendenza, all’azione: di questo genere p. es. è il sentimento che ci rapisce dinanzi alla visione dei grandi spettacoli della natura o l’emozione che suscitano, anche in chi più non conosce la fede degli anni dell’adolescenza, i canti e le cerimonie del culto. E tanto più trascurabile appare il momento dell’intuizione interiore di fronte alla forza cieca ed oscura del sentimento nella moltitudine imitatrice che vive d’una vita religiosa partecipata e che accetta dalla tradizione l’espressione teorica della sua coscienza religiosa: non v’è dubbio che il fattore essenziale della vita religiosa risiede in questo caso nel sentimento, non nella metafisica religiosa, nel dogma. Ma non bisogna dimenticare che anche queste disposizioni sentimentali hanno originariamente avuto la loro sorgente in un’intuizione: e d’altra parte è innegabile che anche in questo come in ogni altro caso, le disposizioni sentimentali confluiscono in un’intuizione, in una concezione rudimentale che costituisce il momento più alto anche della più umile coscienza religiosa. La sola differenza sta in ciò che nel caso della turba imitatrice il momento della creazione personale, dell’elaborazione intellettiva, che condiziona la sintesi geniale dell’intuizione religiosa, non ha che una scarsa efficacia e si limita ad estrinsecare la sua azione, anziché nella creazione di nuove concezioni, nell’adattamento, per la più inconsapevole, delle concezioni tradizionali. La vita religiosa non è pertanto solo sentimento ma anche, e sopraffatto, conoscenza: l’evoluzione della coscienza religiosa non è solo l’evoluzione di una forza cieca ed oscura com’è il sentimento, ma è l’evoluzione d’una forma superiore della vita in cui il sentimento rap-